Le dichiarazioni del ministro Schillaci sulle sigarette elettroniche hanno suscitato la reazione dei Consumatori italiani e del cardiologo greco.

Non vale la pena che, come già si fa in molti Stati europei con ottimi risultati, anche nel nostro Paese ci si apra ad un più proficuo approccio nei confronti dei vaporizzatori personali quali strumenti per la riduzione del danno da tabacco combusto?. È questa la domanda che il Presidente dell’Associazione italiana dei Consumatori di sigarette elettroniche ANPVU, Carmine Canino, e il cardiologo greco Konstantinos Farsalinos pongono in una lettera indirizzata al Ministro della salute Orazio Schillaci e, per conoscenza, al Consiglio superiore di sanità e alla Responsabile del Centro nazionale dipendenze dell’Istituto superiore di sanità, Roberta Pacifici.

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